La Cooperativa Laboratorio Sociale mira a migliorare la qualità di ogni suo servizio in modo da perseguire in modo sempre più efficace il raggiungimento del benessere individuale delle persone con disabilità.
Noi di Laboratorio Sociale ci proponiamo di sviluppare e gestire servizi diurni all'interno dei quali si svolgono attività occupazionali di tipo artigianale e lavori per conto terzi; cerchiamo, inoltre, di individuare modelli di comunità alloggio per i Nostri utenti con bisogno di residenzialità. A compendio delle attività occupazionali organizziamo attività che contribuiscano al benessere generale e al miglioramento della qualità di vita, quali attività motorie, momenti di svago e socializzazione, attività di mantenimento delle competenze scolastiche e attività individualizzate specifiche.
Perseguiamo il Principio di Mutualità come libera collaborazione di più persone per il raggiungimento di un fine comune e quello di Solidarietà favorendo l'adesione di nuovi soci costruendo nuove risposte ai loro bisogni. Promuoviamo il Principio di Uguaglianza rafforzando il diritto di ogni persona con disabilità di essere cittadino e di esprimersi nella società. Rispettiamo il Principio di Partecipazione e quello di Qualità favorendo la partecipazione alla vita ed alle attività della Cooperativa di ogni utente e della sua famiglia, impegnandosi a migliorare continuamente la qualità dei servizi erogati.
Ecco qui la nostra Carta dei Servizi.
Nel 1974 la Provincia di Trento approvò la L.P.n.29 con cui si affrontava il problema dell’inserimento lavorativo dei portatori di handicap psichico. Questa legge aveva il merito di offrire strumenti concreti per favorire l’occupazione dei disabili. Molti giovani trovarono la soluzione ai loro problemi grazie a questa legge, per altri si andava delineando l’ipotesi di valorizzare le attività lavorative e produttive, mantenendo però adeguate iniziative di sostegno psico-fisico. In Trentino si giunse a proporre l’organizzazione di reparti produttivi con la presenza di operatori capaci non solo di istruire ed aiutare i ragazzi, ma anche di affiancarsi a loro nel confezionamento di oggetti commercialmente validi o commissionati da aziende esterne.
Gli operatori sarebbero stati veri e propri educatori/artigiani (falegnami, legatori, ceramisti, etc..) che avrebbero coinvolto i ragazzi nelle varie fasi della produzione, a seconda delle abilità che ognuno possedeva o poteva acquisire. Il dott.Enrico Pancheri, allora presidente di Anffas Trentina (oggi Anffas Trentino Onlus), il geometra Umberto Zorat, ed il dott. Sandro Postal, rispettivamente consigliere e collaboratore di Anffas Trentina, visitarono diverse esperienze di “cooperative di produzione e lavoro” in cui artigiani e ragazzi con handicap psichici collaboravano. Queste esperienze costituirono la base su cui lavorare per definire lo statuto di una Cooperativa. La Cooperativa “Laboratorio Sociale” fu fondata a Trento il 20 marzo 1977 da un gruppo di genitori e familiari di ragazzi che frequentavano la “formazione professionale speciale”. Lo scopo era quello di dare vita ad un organismo in grado di organizzare attività lavorative che aiutassero le persone con disabilità a mantenere e, se possibile, sviluppare le abilità manuali, con la possibilità di commercializzare e vendere i manufatti realizzati.
Nel 1994, in seguito all’entrata in vigore della L.P. 14/91, il Laboratorio Sociale è diventato una Cooperativa Sociale. Al fine di far fronte alle nuove esigenze di residenzialità e di sollievo per gli utenti e relative famiglie frequentanti i Laboratori, nel 2002 è stata attivata la prima comunità alloggio. Oggi, a distanza di 36 anni dalla sua fondazione, Laboratorio Sociale conferma la sua opera di servizio a favore della comunità trentina, dimostrando giorno dopo giorno di essere capace di fare fronte agli impegni crescenti e per dare risposte sempre più aggiornate ai propri soci, i ragazzi e le loro famiglie.
Scaricate il nostro Statuto.
La struttura organizzativa della Cooperativa è formata da diverse aree di intervento che comprendono servizi ed attività specifiche, la cui gestione avviene in un'ottica unitaria di sistema. Il principio a cui facciamo riferimento è quello del lavoro di rete, basato sulla comunicazione e sulla condivisione delle responsabilità, in modo tale, da potenziare l'efficacia di ciascun intervento, utilizzando al meglio le risorse interne ed esterne.
Qui potete visualizzare il documento Organigramma, Funzionigramma e Pianta Organica.